Andamento della vendemmia
PIEMONTE – Le condizioni climatiche del 2025 confermano una promettente annata per la produzione e la qualità delle uve, ma i vignaioli avvertono che nulla deve essere dato per scontato. “In vigna è fondamentale agire tempestivamente”, sottolinea l’enologo Vincenzo Gerbi.
Presso il Centro Studi Vini del Piemonte a San Damiano d’Asti, le analisi delle uve raccolte dai vari areali sono in corso per determinare il momento ideale per la vendemmia. La raccolta dei bianchi spumanti è iniziata il 10 agosto, seguita dallo Chardonnay il 20 agosto, mentre le altre varietà bianche attendono ancora di essere raccolte.
“I primi dati indicano una vendemmia anticipata rispetto al 2024, con risultati incoraggianti sia per quanto riguarda la resa che la qualità”, afferma Daniele Rabbione, nuovo direttore del Centro Studi. Le uve mostrano una concentrazione zuccherina elevata, influenzata dalla siccità di luglio e inizio agosto, ma le condizioni generali sono positive.
Le sfide del mercato
Gianfranco Torelli, vice presidente di Coldiretti Asti, conferma l’andamento favorevole: “Le piogge di metà agosto e le escursioni termiche hanno agevolato la maturazione, con rese conformi ai Disciplinari di Produzione”. Tuttavia, persiste una variabilità legata ai suoli, con risultati eccellenti nelle terre argillose e maggiori difficoltà in quelle sabbiose.
Per quanto riguarda le uve rosse, la situazione è ancora incerta. Marco Perfumo, vignaiolo nel nicese, riporta che le Barbere diradate presentano risultati promettenti, con raccolta prevista per la prima settimana di settembre. Accanto a queste prospettive, pesano le incertezze del mercato, con richieste di riduzione delle rese per stabilizzare i prezzi. “È cruciale che queste misure non penalizzino tutti i produttori”, afferma Monica Monticone, presidente di Coldiretti Asti.