Categoria: cronaca

  • Lutto in Piemonte per la scomparsa dell’Arcivescovo emerito Nosiglia

    La scomparsa di un grande uomo di fede

    TORINO – Nella notte tra il 26 e il 27 agosto, all’Hospice Cottolengo di Chieri, è venuto a mancare all’età di 80 anni l’arcivescovo emerito di Torino, Cesare Nosiglia. Recentemente ricoverato a causa di una polmonite, la sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i cittadini e le istituzioni.

    Tributi e ricordi

    I funerali di Cesare Nosiglia si svolgeranno venerdì 29 agosto, alle 15.30, nel Duomo di Torino, officiati dal cardinale Repole. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso un profondo dispiacere per la perdita, sottolineando il ruolo fondamentale che l’arcivescovo ha avuto nella comunità. Nosiglia è ricordato come un uomo di fede, dedicato alla dignità delle persone, con particolare attenzione ai lavoratori delle aziende in crisi. La sua vicinanza durante i difficili mesi del Covid-19, in particolare durante i momenti di preghiera di fronte alla Sindone, ha lasciato un segno indelebile nei cuori di molti.

    Il cordoglio della Regione Piemonte si unisce a quello dei familiari e della comunità ecclesiastica, in un momento di grande tristezza per la perdita di una figura così amata e rispettata.

  • Cesare Nosiglia in videochat con i lettori di Quotidiano Piemontese nel 2012

    Un incontro innovativo

    Era quasi Natale del 2012 quando Quotidiano Piemontese, ancora in fase di avvio, decise di organizzare un evento online in una fase in cui il concetto di comunicazione digitale era ancora in evoluzione. In un’epoca priva delle restrizioni imposte dalla pandemia, la redazione pensò di coinvolgere l’Arci Vescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in una videochat dal vivo. Con grande disponibilità, Nosiglia accettò di partecipare a questo incontro, che si svolse a soli due anni dal suo insediamento nella diocesi torinese.

    Un’esperienza unica per i lettori

    Questa iniziativa rappresentò un’opportunità unica per i lettori di interagire direttamente con un’importante figura religiosa, dando vita a un confronto aperto e sincero. La videochat si rivelò un passo significativo per Quotidiano Piemontese, che cercava di avvicinare il pubblico attraverso nuove forme di comunicazione.

  • Savona, fermati quattro giovani torinesi con armi e hashish

    Savona, fermati quattro giovani torinesi con armi e hashish

    Controllo della Guardia di Finanza

    I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona hanno intercettato un’autovettura sospetta che trasportava quattro giovani provenienti da Torino. Durante il controllo, il conducente è risultato privo di patente, mentre gli altri passeggeri hanno manifestato segni di nervosismo, spingendo i finanzieri a eseguire un’ispezione approfondita del veicolo.

    Sequestro di armi e sostanze stupefacenti

    All’interno dell’auto sono stati trovati due machete, due coltelli, due bottiglie di benzina e hashish. Al termine delle operazioni, il 25enne alla guida è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Savona per il porto di armi non consentito, ai sensi dell’articolo 4 della Legge 110/1975, e sanzionato per guida senza patente. Un altro giovane è stato segnalato alla Prefettura per la detenzione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90. Il procedimento penale è attualmente in fase di indagine preliminare, e la responsabilità dei coinvolti sarà accertata con una eventuale sentenza definitiva.

  • Salvataggio di tre cani in un canalone a Bardonecchia

    Salvataggio di tre cani in un canalone a Bardonecchia

    Intervento di soccorso coordinato

    Nella giornata di ieri, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, insieme al personale del Soccorso Alpino Speleologico Piemonte (CNSAS), hanno portato a termine un’importante operazione di salvataggio. Tre cani, caduti in un canalone alpino, sono stati recuperati e messi in sicurezza dopo essere stati impossibilitati a risalire il sentiero.

    Il dramma della proprietaria

    È stata la proprietaria a contattare i soccorsi, informando che i suoi animali le erano sfuggiti durante una passeggiata sulle montagne di Bardonecchia. I cani emettevano guaiti dal versante sud della Punta Quattro Sorelle, una vetta delle Alpi Cozie alta 2.698 metri. La donna, però, non riusciva a localizzarli a causa della ripida pendenza, che rendeva rischioso sporgersi per cercarli.

    Un’unità della Stazione S.A.G.F. di Bardonecchia, insieme a personale del CNSAS, ha raggiunto la proprietaria con un veicolo adeguato. Grazie all’uso di un drone, sono riusciti a individuare la posizione esatta degli animali, che si trovavano in un canale difficile da affrontare. Gli operatori, con abilità tecniche, hanno quindi effettuato il recupero in cordata, garantendo la sicurezza dei cani, che, sebbene spaventati, erano illesi. Infine, i cani e la loro proprietaria sono stati trasportati a valle.

  • Agliè: uomo arrestato con un arsenale e droga

    Agliè: uomo arrestato con un arsenale e droga

    Sequestro di droga e armi

    Un uomo di 58 anni è stato arrestato dagli agenti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino nei pressi di Ivrea. Durante un controllo, le forze dell’ordine hanno trovato nella sua auto 11 grammi di cocaina, già suddivisi in dosi, accompagnati da 675 euro in contante.

    Un arsenale in casa

    Successivamente, le indagini si sono spostate presso l’abitazione dell’uomo, dove è emerso un vero e proprio arsenale. I militari hanno sequestrato 17 pistole, 9 fucili ad aria compressa, 105 proiettili calibro 6, un machete, tre coltelli con lame superiori ai 20 centimetri e tre balestre professionali complete di dardi affilati in ferro. A seguito di questi ritrovamenti, sono stati disposti gli arresti domiciliari per l’individuo.

  • Torino attiva task force per il Decreto Ponti e coinvolge i comuni

    Torino attiva task force per il Decreto Ponti e coinvolge i comuni

    Nuove iniziative per i ponti torinesi

    La Città metropolitana di Torino ha avviato un gruppo di lavoro interno, guidato dal direttore generale Guido Mulè, con l’intento di velocizzare le progettazioni e aggiornare i finanziamenti per nuovi ponti. Tra le opere in programma ci sono il ponte Preti a Strambinello e quello tra Castiglione e Settimo Torinese.

    Collaborazione con i comuni

    Il vicesindaco Jacopo Suppo ha evidenziato l’importanza di includere il ponte di Borgo Revel tra le priorità da presentare al Governo per ricevere finanziamenti, grazie all’intervento già in fase di affidamento da parte di SCR. Suppo ha dichiarato: “Vogliamo recuperare fondi da Roma anche per il ponte di Borgo Revel, utilizzando risorse risparmiate su altri progetti già pianificati”.

    La sfida consiste nel candidare tre ponti alla graduatoria ministeriale in tempi ristretti e coinvolgere gli amministratori locali nel monitoraggio dei progetti. Il 19 di questo mese è previsto un incontro con sindaci e rappresentanti delle zone interessate per discutere i prossimi passi delle Direzioni Viabilità, Appalti e Monitoraggio opere pubbliche.

    Un emendamento approvato in Parlamento al decreto milleproroghe ha esteso la scadenza per la progettazione dei ponti al 31 dicembre 2025. Inoltre, prevede l’invio ai Ministeri di manifestazioni d’interesse per la proroga dei finanziamenti, accompagnate dalla documentazione sullo stato dei lavori.

    Nel 2019, il Decreto Ponti aveva previsto dieci ponti per il territorio torinese, di cui sette sono già stati avviati, a conferma della capacità d’azione della Città metropolitana. Per il ponte di Carignano sul fiume Po si stanno valutando problematiche legate al consumo di suolo agricolo, e in collaborazione con l’AIPO si sta considerando una manutenzione straordinaria anziché la costruzione di un nuovo ponte.

  • Finge di essere magazziniere e ruba tonno da supermercato a Torino

    Finge di essere magazziniere e ruba tonno da supermercato a Torino

    La tecnica del malfattore

    Un 47enne italiano ha tentato di mettere in atto un piano audace per rubare tonno da un supermercato di corso Bramante a Torino. Nella giornata di avantieri, l’uomo si è diretto verso l’area di scarico merci, dove ha prelevato un imballaggio contenente 20 confezioni di tonno, comportandosi come un magazziniere.

    Dopo aver rimosso l’imballaggio, ha fatto passare ogni singola confezione sotto il cancello carraio, riponendole sul marciapiede di via Menabrea. Una volta uscito dal supermercato, il malfattore ha progettato di recuperare la merce. Non contento, ha deciso di tornare all’interno e ha riempito un carrello con confezioni di tonno più pregiate, per un valore di circa 160 euro, cercando di ripetere la stessa manovra.

    Il tentativo di fuga e l’arresto

    Questa volta, però, è stato notato da un dipendente, che lo ha accompagnato verso l’uscita. L’uomo ha tentato di difendersi, minacciando un addetto alla vigilanza con un coltello, per guadagnarsi la fuga. Tuttavia, gli agenti della Squadra Volante lo hanno rintracciato in via Madama Cristina. Alla vista della Polizia, ha cercato di disfarsi della merce rubata gettandola in un cestino dei rifiuti vicino a una fermata dell’autobus. Le confezioni di tonno avevano un valore di circa 90 euro.

    Il quarantasettenne, già noto per precedenti reati contro il patrimonio, è stato arrestato per rapina e denunciato all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di forbici.

  • Torino: Polizia arresta rapinatori durante rissa

    Torino: Polizia arresta rapinatori durante rissa

    Intervento tempestivo degli agenti

    Sabato sera, gli agenti del Commissariato Centro di Torino sono intervenuti in via Galliari, angolo via Saluzzo, per sedare una rissa apparente. Alla vista della Polizia, i partecipanti si sono subito allontanati, tranne un uomo che si è rivelato essere la vittima di una rapina.

    Arrestati tre rapinatori

    Gli agenti hanno immediatamente avviato un inseguimento, riuscendo a fermare due dei sospetti. Un terzo uomo, che si era nascosto all’interno di un dehors, è stato arrestato poco dopo. I tre rapinatori, di 19, 22 e 37 anni, sono tutti cittadini marocchini, irregolari sul territorio nazionale e con diversi precedenti penali. Il più giovane di loro era anche inottemperante a un Decreto di espulsione.

    La vittima, insieme a un amico, si trovava a Torino per acquistare sigarette quando è stata avvicinata e aggredita dal gruppo. Dopo aver pronunciato alcune frasi in arabo, i rapinatori hanno sottratto il cappellino all’amico, il quale è riuscito a rifugiarsi in un hotel. La vittima, invece, ha tentato di recuperare il maltolto, ma è stata accerchiata e aggredita con schiaffi, calci e pugni, venendo derubata del portafogli.

  • Scoperta a Torino: zanna d’elefante nel magazzino di un commerciante

    Scoperta a Torino: zanna d’elefante nel magazzino di un commerciante

    Controlli di routine rivelano sorprese

    Nel pomeriggio di lunedì, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato un’auto in corso Vittorio Emanuele II, a bordo della quale si trovavano un cittadino rumeno di 30 anni e due italiani, un ventenne e un trentaduenne. Quest’ultimo, che si presenta come commerciante di auto, ha dichiarato di essere in viaggio per ritirare un veicolo. Tuttavia, i controlli hanno rivelato a suo carico precedenti penali per truffa, con un arresto recente avvenuto per associazione a delinquere nel febbraio scorso, oltre a reati come guida senza patente e possesso di munizioni.

    Durante la perquisizione della borsa del commerciante, gli agenti hanno rinvenuto 37 banconote da 50 euro, risultate contraffatte e potenzialmente destinate a truffe. La qualità della falsificazione suggerisce che le vittime potrebbero essere anziani o persone vulnerabili, difficilmente in grado di riconoscere la frode.

    Perquisizione e arresto

    Proseguendo le indagini, gli agenti hanno perquisito la villa del trentaduenne, situata alla periferia di Torino. Qui, con grande sorpresa, è stata scoperta una zanna d’elefante intarsiata, detenuta senza la necessaria documentazione. Di conseguenza, l’uomo è stato arrestato per detenzione di banconote contraffatte e denunciato per violazione delle norme sul commercio internazionale delle specie in via di estinzione.

  • Arresti domiciliari per militante No Tav a Torino

    Arresti domiciliari per militante No Tav a Torino

    Misura cautelare eseguita dalla DIGOS

    Oggi, la DIGOS della Questura di Torino ha eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari nei confronti di R.A., militante del centro sociale Askatasuna. L’operazione è parte di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, in relazione ai reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento seguito da incendio e inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità, commessi durante una mobilitazione No Tav lo scorso 7 dicembre.

    Eventi del 7 dicembre

    In quella data, circa settanta militanti di Askatasuna e appartenenti all’ala radicale del movimento No Tav, insieme ad alcuni attivisti provenienti da altre aree, si sono radunati presso il campo sportivo di Giaglione. Da lì, hanno percorso il sentiero Gallo Romano fino a una cancellata metallica, a circa un chilometro dal cantiere di Chiomonte, dove hanno accumulato legna accendendola. L’incendio è stato estinto grazie all’uso di mini idranti artigianali, realizzati per fronteggiare azioni violente in ambito boschivo.

    Dopo l’accensione del fuoco, alcuni partecipanti, tra cui R.A., hanno lanciato bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine, costringendo all’uso di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Nella stessa operazione, la DIGOS ha denunciato ulteriori 33 militanti per danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, di cui sette anche per violazione del foglio di via obbligatorio da Giaglione. Per tutti i denunciati sono previste contravvenzioni amministrative per violazione della legge regionale sugli incendi boschivi e l’adozione di Fogli di Via dal Questore di Torino.