Categoria: cronaca

  • Scoperta a Torino: zanna d’elefante nel magazzino di un commerciante

    Scoperta a Torino: zanna d’elefante nel magazzino di un commerciante

    Controlli di routine rivelano sorprese

    Nel pomeriggio di lunedì, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato un’auto in corso Vittorio Emanuele II, a bordo della quale si trovavano un cittadino rumeno di 30 anni e due italiani, un ventenne e un trentaduenne. Quest’ultimo, che si presenta come commerciante di auto, ha dichiarato di essere in viaggio per ritirare un veicolo. Tuttavia, i controlli hanno rivelato a suo carico precedenti penali per truffa, con un arresto recente avvenuto per associazione a delinquere nel febbraio scorso, oltre a reati come guida senza patente e possesso di munizioni.

    Durante la perquisizione della borsa del commerciante, gli agenti hanno rinvenuto 37 banconote da 50 euro, risultate contraffatte e potenzialmente destinate a truffe. La qualità della falsificazione suggerisce che le vittime potrebbero essere anziani o persone vulnerabili, difficilmente in grado di riconoscere la frode.

    Perquisizione e arresto

    Proseguendo le indagini, gli agenti hanno perquisito la villa del trentaduenne, situata alla periferia di Torino. Qui, con grande sorpresa, è stata scoperta una zanna d’elefante intarsiata, detenuta senza la necessaria documentazione. Di conseguenza, l’uomo è stato arrestato per detenzione di banconote contraffatte e denunciato per violazione delle norme sul commercio internazionale delle specie in via di estinzione.

  • Arresti domiciliari per militante No Tav a Torino

    Arresti domiciliari per militante No Tav a Torino

    Misura cautelare eseguita dalla DIGOS

    Oggi, la DIGOS della Questura di Torino ha eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari nei confronti di R.A., militante del centro sociale Askatasuna. L’operazione è parte di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, in relazione ai reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento seguito da incendio e inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità, commessi durante una mobilitazione No Tav lo scorso 7 dicembre.

    Eventi del 7 dicembre

    In quella data, circa settanta militanti di Askatasuna e appartenenti all’ala radicale del movimento No Tav, insieme ad alcuni attivisti provenienti da altre aree, si sono radunati presso il campo sportivo di Giaglione. Da lì, hanno percorso il sentiero Gallo Romano fino a una cancellata metallica, a circa un chilometro dal cantiere di Chiomonte, dove hanno accumulato legna accendendola. L’incendio è stato estinto grazie all’uso di mini idranti artigianali, realizzati per fronteggiare azioni violente in ambito boschivo.

    Dopo l’accensione del fuoco, alcuni partecipanti, tra cui R.A., hanno lanciato bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine, costringendo all’uso di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Nella stessa operazione, la DIGOS ha denunciato ulteriori 33 militanti per danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, di cui sette anche per violazione del foglio di via obbligatorio da Giaglione. Per tutti i denunciati sono previste contravvenzioni amministrative per violazione della legge regionale sugli incendi boschivi e l’adozione di Fogli di Via dal Questore di Torino.

  • Torino: 320 chili di rame recuperati a Barriera Milano

    Torino: 320 chili di rame recuperati a Barriera Milano

    Fuggi-fuggi notturno

    La notte scorsa, il personale del Commissariato Barriera Milano ha intercettato tre individui intenti a trasportare un ingente carico di rame in via Botticelli. L’auto, in movimento a velocità sostenuta e con i fari spenti, si dirigeva verso piazza Sofia, ignorando anche un semaforo rosso. La pattuglia, insospettita dall’atteggiamento sospetto e dal ribassamento del veicolo, ha avviato l’inseguimento.

    Dopo aver visto il mezzo entrare in un parcheggio per autobus, i tre occupanti sono scesi, disperdendosi in direzioni opposte. Gli agenti sono riusciti a fermare uno di loro, un cittadino rumeno di 23 anni, senza fissa dimora e con un passato di reati contro il patrimonio. Nel tentativo di sfuggire, il giovane si è nascosto sotto un autobus, ma i suoi piedi spuntavano in evidenza. Quando gli agenti si sono avvicinati, ha reagito sferrando calci.

    Rame rubato recuperato

    Dall’auto abbandonata sono stati recuperati 320 chili di rame, già lavorato e predisposto per il trasporto, segno di un furto recente. Il ventitreenne è stato arrestato per ricettazione in concorso e denunciato per violenza o minaccia a pubblico ufficiale. Le indagini proseguono per rintracciare i due complici che sono riusciti a fuggire.

  • Operazione GDF Torino: chiusi i negozi che promettevano immunità dal COVID-19

    Operazione GDF Torino: chiusi i negozi che promettevano immunità dal COVID-19

    Chiusura dei ‘Coronavirus Shop’

    La Guardia di Finanza di Torino ha smascherato una rete di vendite online abusiva, identificata come ‘Coronavirus shop’, che commercializzava prodotti spacciati come antidoti contro il COVID-19. Tra gli articoli in vendita figuravano ionizzatori, mascherine, tute protettive, guanti, prodotti igienizzanti e integratori alimentari, tutti a prezzi esorbitanti. I venditori promettevano ai consumatori una protezione totale dal virus, un’affermazione ingannevole che ha portato a 33 truffatori identificati in pochi giorni.

    Indagini e responsabilità penale

    I Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego di Torino, sotto la direzione dei magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo, hanno identificato 14 imprenditori italiani coinvolti, i quali rischiano fino a due anni di reclusione per frode in commercio. Le autorità sanitarie hanno ripetutamente avvertito la popolazione sui limiti e sull’uso corretto degli articoli sanitari, sottolineando che nessun prodotto può garantire effetti miracolosi.

    L’operazione ha coinvolto attività di vario tipo, dai rivenditori di ferramenta ai commercianti di detersivi, e ha portato alla segnalazione di 16 società per responsabilità amministrativa. Le sanzioni per queste violazioni possono includere multe, confisca dei profitti e revoca delle licenze, oltre al divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

  • Arrestato per stalking: perseguita l’ex compagna a Torino

    Arrestato per stalking: perseguita l’ex compagna a Torino

    Un incontro indesiderato

    Sabato sera, un trentaduenne ha atteso sotto casa della sua ex compagna, una donna classe 1960, con l’intento di portarla a cena. Tuttavia, la relazione tra i due era finita da tempo a causa della violenza dell’uomo. Solo pochi giorni prima, la donna aveva sporto denuncia contro di lui per un episodio in cui, dopo averla avvicinata con una scusa, le aveva distrutto il cellulare accusandola di aver rifatto la sua vita.

    La reazione della polizia

    Durante la loro convivenza, l’uomo aveva già manifestato comportamenti violenti, colpendo la donna in preda alla gelosia. Nonostante la denuncia e la ferma decisione della donna di interrompere ogni legame, il trentaduenne ha continuato a seguirla, convinto di poterla convincere a uscire con lui. All’arrivo della polizia, ha cercato di giustificarsi, affermando di avere in mente una sorpresa per l’ex fidanzata. Tuttavia, quando ha realizzato che sarebbe stato arrestato, ha minacciato di uccidere la donna una volta uscito dal carcere. È stato quindi arrestato con l’accusa di atti persecutori.