Arresti domiciliari per militante No Tav a Torino

Misura cautelare eseguita dalla DIGOS

Oggi, la DIGOS della Questura di Torino ha eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari nei confronti di R.A., militante del centro sociale Askatasuna. L’operazione è parte di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, in relazione ai reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento seguito da incendio e inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità, commessi durante una mobilitazione No Tav lo scorso 7 dicembre.

Eventi del 7 dicembre

In quella data, circa settanta militanti di Askatasuna e appartenenti all’ala radicale del movimento No Tav, insieme ad alcuni attivisti provenienti da altre aree, si sono radunati presso il campo sportivo di Giaglione. Da lì, hanno percorso il sentiero Gallo Romano fino a una cancellata metallica, a circa un chilometro dal cantiere di Chiomonte, dove hanno accumulato legna accendendola. L’incendio è stato estinto grazie all’uso di mini idranti artigianali, realizzati per fronteggiare azioni violente in ambito boschivo.

Dopo l’accensione del fuoco, alcuni partecipanti, tra cui R.A., hanno lanciato bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine, costringendo all’uso di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Nella stessa operazione, la DIGOS ha denunciato ulteriori 33 militanti per danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, di cui sette anche per violazione del foglio di via obbligatorio da Giaglione. Per tutti i denunciati sono previste contravvenzioni amministrative per violazione della legge regionale sugli incendi boschivi e l’adozione di Fogli di Via dal Questore di Torino.

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